Esercizi riabilitativi e prodotti utili per un rapido recupero
La comparsa di incontinenza urinaria a seguito della prostatectomia è una complicazione molto frequente nei pazienti che si sottopongono a tale intervento.
La manifestazione dell’incontinenza è dovuta alla procedura dell’operazione, in quanto, durante l’intervento l’uretra viene tagliata ed in seguito riconnessa alla vescica, si potrebbe, così, determinare, in molti casi, incontinenza.
Ma quali sono i fattori che possono incidere sullo sviluppo dell’incontinenza?
Le principali motivazioni che incidono sulla comparsa di tale fastidio sono:
- La scelta dell’approccio chirurgico
- L’avanzamento della patologia
- L’età del paziente
- Le condizioni preoperatorie
Per tale ragione è essenziale seguire semplici indicazioni ed eseguire esercizi riabilitativi per la prevenzione di questa complicanza.
Innanzitutto, è fondamentale seguire uno stile di vita sano con una dieta adeguata e una corretta idratazione. Inoltre, se lo specialista lo ritiene necessario, la riabilitazione inizia nella fase pre-operatoria, attraverso l’esecuzione di esercizi mirati di ginnastica vescicale per tonificare i muscoli del pavimento pelvico.
Durante il periodo di manifestazione dell’incontinenza, invece, è possibile affidarsi a molteplici prodotti sviluppati ad hoc per tale fastidio, tra cui pannoloni e mutandine, i quali hanno lo scopo di facilitare le diverse attività quotidiane.
A seguito dell’intervento, tuttavia, l’allenamento del pavimento pelvico varia in base alle peculiarità dell’incontinenza stessa. Tra le tecniche più utilizzate troviamo:
- Esercizi Kegel, ossia una serie di esercizi volti ad attivare i muscoli coinvolti nella funzione statica e dinamica del flusso urinario.
- Biofeedback, che coinvolge l’utilizzo di uno strumento che monitora la contrazione muscolare e la trasforma in uno stimolo visivo.
- Elettrostimolazione, necessaria nei casi in cui i muscoli non si contraggono in modo volontario.
In conclusione, è importante evidenziare che il tempo di recupero post-intervento è soggettivo, ma seguendo le indicazioni mediche il recupero è possibile.