L’incontinenza urinaria è un fenomeno che, in certa misura, si può prevenire: ad esempio facendo gli esercizi del pavimento pelvico (ginnastica di Kegel), evitando o preferendo alcuni cibi e bevande piuttosto che altri, osservando alcune buone abitudini e tenendo il peso sotto controllo.
In alcuni casi, però, questi accorgimenti non bastano per contrastare le perdite d’urina e quindi a volte il medico, dopo aver valutato con attenzione il nostro quadro clinico, può prescriverci alcuni farmaci che si rivelano utili per arginare gli episodi di incontinenza urinaria.
Quali sono le medicine per l’incontinenza più comuni? Le abbiamo raccolte in questa lista:
1. Estrogeni ad applicazione topica
Questa terapia è efficace per l’incontinenza urinaria femminile e consiste nell’applicazione a livello locale (ovuli o creme direttamente in vagina) di estrogeni.
Gli estrogeni sono infatti ormoni prodotti naturalmente dall’organismo femminile. Tra le loro funzioni vi è quella di mantenere l’integrità dei tessuti muscolari e connettivi, ma con l’avanzare dell’età la produzione di estrogeni cala fino a causare la menopausa e il conseguente peggioramento della tonicità dei tessuti che presentano la concentrazione più alta di recettori degli estrogeni (tessuti vaginali, vescica ed uretra).
L’applicazione locale degli estrogeni aumenta la forza e l’integrità dei tessuti delle basse vie urinarie riducendo quindi i sintomi di atrofia urogenitale (urgenza e frequenza minzionale, incontinenza da urgenza, infezioni ricorrenti delle vie urinarie, dispareunia) senza praticamente effetti collaterali o rischi associati (se vengono rispettate le dosi raccomandate dal medico).
E’ importante ricordare, però, che i benefici si avvertono solo durante il periodo in cui vengono applicati gli estrogeni (spariranno quindi se smettiamo di utilizzare crema o ovuli).
2. Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)
Sono psicofarmaci parte della famiglia degli antidepressivi non triciclici ma sono risultati efficaci anche nel trattamento di patologie non legate ai disturbi depressivi come, appunto, l’incontinenza urinaria.
Tra questi farmaci quello più usato nei casi di incontinenza urinaria è la duloxetina; non è ancora ben noto il meccanismo grazie al quale questo principio attivo “aiuti” la vescica, ma è risultato in grado di condizionare l’attività renale bloccando la minzione.
3. Antidepressivi triciclici
Anche l’imipramina – che appartiene invece alla famiglia degli antidepressivi triciclici e dunque agisce a livello cerebrale – è uno psicofarmaco, tanto è vero che viene utilizzato nel trattamento degli stati depressivi oltre che per contrastare l’enuresi notturna, sia negli adulti che nei bambini (naturalmente con dosaggi differenti e sotto stretto controllo medico).
Dopo essere stata tra le terapie più in voga per l’incontinenza, l’imipramina oggi come oggi viene somministrata solo in casi molto circoscritti perché, negli anni, sono stati riscontrati alcuni importanti effetti collaterali, dai meno gravi (come la sonnolenza) a quelli più pesanti – come il rash cutaneo, la cefalea, la nausea, i disturbi visivi e la tachicardia.
Proprio per quest’ultima ragione, l’imipramina è controindicata per i soggetti che soffrono di cardiopatie.
4. Antimuscarinici o anticolinergici-antispastici:
I farmaci antimuscarinici bloccano i recettori muscarinici e sono quindi in grado di ridurre la capacità che ha la vescica di contrarsi, diminuendo l’urgenza di urinare ed aumentando la capacità vescicale; per questo motivo vengono utilizzati nei casi di vescica iperattiva.
Tra i farmaci antimuscarinici più comuni troviamo:
- darifenacina
- tolterodina
- cloruro di trospio
Gli anticolinergici invece riducono il numero e l’entità delle contrazioni involontarie della vescica poiché contrastano gli effetti fisiologici dell’acetilcoina, un neurotrasmettitore; i principi attivi usati più di frequente per combattere l’incontinenza urinaria sono:
- ossibutinina
- solifenacina
5. Iosciamina
È un alcaloide isomero dell’atropina che in medicina viene utilizzato per la sua azione antispasmodica utile quindi nei casi di incontinenza urinaria (limita le contrazioni del muscolo che avvolge la vescica) anche perché aumenta la capacità di riempimento della vescica stessa.
6. Alfabloccanti
Questa classe di farmaci esercita un’azione bloccante sulla muscolatura liscia, ovvero quella che si trova nelle maggior parte delle viscere del corpo tra cui anche gli ureteri.
La terapia con alfabloccanti è particolarmente usata negli uomini che soffrono di iperplasia prostatica benigna (prostata ingrossata) una patologia che, fra i suoi sintomi, può avere anche le perdite d’urina (l’aumento della prostata comprime l’uretra).
Questi farmaci sono indicati anche per gli uomini che soffrono di incontinenza da rigurgito (la vescica non è più in grado di svuotarsi correttamente e quindi fa fuoriuscire l’urina continuamente in piccole quantità) poiché aiutano a rilassare i muscoli del collo della vescica e le fibre muscolari della prostata, rendendo più facile lo svuotamento della vescica.
Fra gli alfabloccanti più utilizzati per il trattamento dell’incontinenza urinaria troviamo:
- tamsulosin
- alfuzosin
- silodosina
- terazosina
- doxazosina
7. Mirabegron
Si tratta di una molecola in grado di rilassare la muscolatura liscia del tratto genitale ed urinario, quindi utilizzata nel caso di vescica iperattiva: oltre a rilassare i muscoli della vescica e ad aumentare la quantità di urina che essa può trattenere, il mirabegron aumenta anche la quantità di urina che viene eliminata durante la minzione, facilitando lo svuotamento completo della vescica.
Questi che abbiamo appena visto sono i farmaci che più di frequente vengono usati per trattare l’incontinenza urinaria: vi ricordiamo, naturalmente, che il loro uso deve essere sempre subordinato alla prescrizione del medico che, nel consigliare un medicinale piuttosto che un altro, terrà conto del tipo di incontinenza con cui si ha a che fare e più in generale del quadro clinico del paziente.
L’uso di farmaci per contrastare le perdite di urina, poi, si rivelerà ancora più efficace se combinato con tutti quegli accorgimenti di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo come la ginnastica per il pavimento pelvico, una dieta equilibrata e uno stile di vita sano.
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