I disturbi del sonno sono una delle conseguenze più comuni (e note) dell’incontinenza urinaria: quando lo stimolo alla minzione si fa più frequente è piuttosto normale – benché fastidioso – alzarsi una o più volte durante la notte per andare in bagno.
Quello che invece non tutti sanno è che l’insonnia può essere non solo una conseguenza, ma anche una causa dell’incontinenza urinaria.
L’ipotesi è stata analizzata dai ricercatori del New England Research Institutes Inc., che hanno voluto indagare l’esistenza di connessioni tra i disturbi del sonno e alcune particolari condizioni dell’apparato urinario come l’incontinenza, i sintomi del basso tratto e la nicturia (ossia la necessità di interrompere più volte il sonno per dare seguito allo stimolo di urinare).
Per fare questo l’equipe medica ha analizzato i comportamenti di 1.610 uomini e 2.535 donne per un periodo di cinque anni.
Come metro di valutazione della qualità del sonno sono stati utilizzati, solo per gli uomini, la sua durata, mentre sia per gli uomini che per le donne è stata valutata la sensazione (più o meno frequente) di avere delle notti senza riposo.
Il risultato della ricerca ha lasciato poco spazio ai dubbi: chi ha sofferto di disturbi nel sonno ha infatti evidenziato anche dei sintomi del basso tratto delle vie urinarie (8% negli uomini e addirittura 13% nelle donne).
L’impatto sull’incontinenza urinaria e sulla nicturia è stato rilevato, invece, solo tra le donne, mentre non è emersa una connessione significativa per quanto riguarda gli uomini.
Gli esiti di questi test sperimentali sono stati presentati a un meeting della American Urological Association (AUA), ossia l’associazione degli urologi americani.
A questo punto per prevenire l’incontinenza diventa importante cercare di curare anche la qualità del proprio sonno, e ricorrere ad alcuni accorgimenti che si sono dimostrate utili per prevenire l’insonnia.
Per esempio è bene cercare di mantenere una certa regolarità nell’ora in cui si va a dormire e in quella del risveglio, e fare in modo di riuscire a coricarsi non appena si avvertono i primi segni di stanchezza e sonnolenza.
Ancora, si può praticare un’attività fisica durante la giornata, ma stando attenti a evitare le ore a ridosso del riposo: in questo caso, infatti, si attivano risposte fisiche e ormonali (come l’attivazione dell’adrenalina) che tendono a ostacolare il sonno.
Una stanza ben aerata, fresca, buia e silenziosa aiuta a conciliare il sonno e a mantenerlo durante la notte, al pari dell’utilizzo di un cuscino comodo e di un materasso fatto a regola d’arte.
Per limitare il rischio di notti insonni, poi, è importante restare leggeri a cena e cercare di programmare delle attività rilassanti come un bagno caldo o la lettura di un libro.
Piccoli consigli che possono riflettersi sulla qualità del nostro sonno, ma avere a cascata anche un impatto positivo sull’incontinenza urinaria fino a contribuire ad arginarla e, quindi, riposare meglio e senza interruzioni durante le ore notturne.
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